Cristian
calabrese
non faccio l’insegnante!
Sono un artista, non amo gli insegnati e non mi piacciono le scuole. Per un artista la vera scuola è la vita. Non sempre da soli riusciamo ad ottenere quello che desideriamo ottenere. Ecco perché abbiamo bisogno di mentori, di maestri, che con il loro lavoro ci donano i giusti strumenti. Con il loro esempio ci insegnano senza insegnare, ci mostrano la strada senza facilitarci il percorso, standoci vicini aiutandoci ad ottenere il meglio. L’esperienza diretta è l’unica vera risorsa sulla quale ogni artista dovrebbe contare realmente.

UNA DOVEROSA PRESENTAZIONE
Sono un artista che ha un bisogno: veicolare il proprio messaggio in qualsiasi maniera possibile, libero dalle costrizioni e dall’omologazione.
Ho lavorato per molti anni come comico, ho partecipato a molte trasmissioni di successo ma non ti voglio annoiare con il mio curriculum ci sono cose più interessanti da dire. Se hai curiosità di sapere di più su di me, il web ti potrà fornire tutte le informazioni che desideri.
Non ho mai amato i curriculum, troppo spesso le persone si presentano raccontando ciò che hanno fatto in passato. Io so benissimo chi sono e cosa posso fare ora. A me interessa cosa quella persona può fare nel suo presente, chi è in questo preciso istante.
Quello che conta veramente è ciò che sei in questo momento non ciò che hai fatto. Non ho mai desiderato promuovere il mio lavoro grazie al passato, non c’è bisogno.
Io sono il prodotto di quello che sono stato non c’è bisogno di spiegarlo. In questo momento mi occupo di regia e formazione attraverso Master Film Academy e Genco Film. Conduco una trasmissione radiofonica su Radio Studio Più e sono felice di aiutare giovani talenti a raggiungere il proprio obiettivo.
Non faccio ciò che faccio per essere felice, sono felice di fare ciò che faccio.

il mio personale punto di vista
Lo scopo di un artista è quello di entrare in condivisione profonda con il pubblico, si perché senza un pubblico quello che facciamo non può essere definito arte. Se il mio obiettivo è trasmettere un messaggio ci deve essere dall’altra parte qualcuno disposto a riceverlo. Trasmittente e ricevente, se ci fosse solo la trasmittente non si potrebbe parlare di comunicazione.
L’arte è il nostro messaggio è la capacità che abbiamo di comunicare il nostro bisogno attraverso le forme dell’arte.
Quando creiamo stiamo comunicando e quando lo facciamo lo facciamo assieme al pubblico. Il pubblico si mette a nudo, ci da fiducia, ci concede di entrare in condivisione profonda in un flusso credibile. Quando sei nel flusso corretto non hai tensioni negative, la tensione è positiva è una tensione che ti fa fare tutto: piangere, ridere, arrabbiarti.
Si crea un’esperienza ottimale è una sorta di sensazione olistica. Per essere nel flow nel flusso creativo corretto servono queste cose: serve un’ urgenza, un coinvolgimento, un obiettivo e serve padroneggiare la tecnica. Possiamo dire che lo stato di Flow è un’esperienza di totale coinvolgimento nelle attività che stai svolgendo, quando sei totalmente immerso nell’attività e quando sei nel flusso creativo sei nell’attività sei in quello che stai facendo sei quello che stai facendo e quindi hai una gratificazione immediata.

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Il mio lavoro è quello di studiare il percorso più adatto e sicuro qualsiasi sia il lavoro che vorrai intraprendere in campo artistico. Potrò disegnare un vestito fatto su misura per te. La maniera più veloce per arrivare è quella di avere qualcuno che con la una esperienza possa accompagnarci nel duro precorso di realizzazione professionale. Se vuoi prenotare una consulenza o un colloquio conoscitivo clicca qui sotto compila il form di contatto e ti richiameremo il prima possibile.

il flusso creativo
Il flow è un uno stato di coscienza. Durante questo stato l’attività si fonde completamente come se fosse una consapevolezza, mente e azione sono la stessa cosa. Quando siamo nel flusso creativo non siamo imbarazzati, non ci osserviamo, non osserviamo gli altri, perdiamo l’autocontrollo e non ci preoccupiamo nemmeno di essere preoccupati per quello che stiamo facendo.
Il flow rappresenta una totale immersione nell’ambiente nell’attività che stiamo svolgendo si crea una sorta di condizione mentale “il qui e ora” una decisione consapevole naturale conseguenza del fatto che state svolgendo un’attività che siete in grado di svolgere. Lo definiamo il controllo perdendo il controllo.
Per avere un flow corretto bisogna avere un obiettivo preciso, rispettare delle regole, molto chiare: controllo dell’azione fisica, mentale, verbale e vocale. Il pensiero deve fondersi con l’azione in un coinvolgimento totale sperimentando l’urgenza corretta. Il flusso creativo è libertà. Solo così potremo essere liberi di entrare in condivisione profonda con il pubblico, liberi di vivere l’esperienza creativa in un flusso creativo.

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